Il 25 novembre 1952 a Londra andava in scena per la prima volta Trappola per topi di Agatha Christie. Da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. Carica di suspense e di ironia, con un ritmo ferreo e incalzante, abitata da personaggi che non sono mai solo stereotipi di genere, dove nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente british il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei. Perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che i suoi personaggi esplicitano o nascondono sono quelli dell’uomo contemporaneo, della personalità divisa, della pazzia inconsapevole. Grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie e soprattutto al talento dei protagonisti, quest’opera è promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza, di metodo e di follia. E poi c’è la neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento. Ingredienti succosi ed intriganti che “intrappoleranno” il pubblico.