Anna, nome d’arte sul lavoro ‘Principessa’, è una prostituta che sogna di diventare giostraia, che rincasa tardi la notte, disordinata e rumorosa e che, ovviamente, disturba l’inquilino del piano di sotto, che soffre d’insonnia. Ugo è un intellettuale che vivacchia scrivendo per tv e cinema, che sogna di fare un film d’arte, e avrebbe bisogno di un po’ di tranquillità per concentrarsi. Ma che ovviamente non riesce a dormire né a lavorare a causa di Anna. La notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi, Anna per la confusione lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca allagando irrimediabilmente l’appartamento sottostante. A questo punto, Ugo è costretto, anche a causa di uno sfratto in atto, a trovare rifugio dalla ‘Principessa’. Con questa convivenza forzata inizia un confronto/scontro costellato di incidenti e incomprensioni, ma anche un curioso sodalizio. Due vite agli antipodi, ma soprattutto due sogni all’apparenza irrealizzabili. Dal cui confronto nasce un turbine di disastri, malintesi, ilarità e malinconie pienamente in sintonia con l’immagine che il loro autore, Nino Manfredi, ha lasciato nel ricordo di ognuno di noi.